Articoli

di David RANDINO


HOLLYWOOD CI HA SEMPRE PRESO IN GIRO VAMPIRI E LICANTROPI ALLA JAMES DEAN?

 

State scappando in una strada deserta. Siete soli, lo siete da parecchio tempo; intorno a voi solo distruzione e morte, il sole ormai è calato, col buio la vostra paura aumenterà. No, un attimo …vi basterebbe arrivare fino al momento in cui la luce di un nuovo giorno, farà capolino nel cielo, per sfuggire a vampiri e licantropi.
Oppure, cercate una chiesa e procuratevi una croce, per tenere a bada il principe della notte; trovate una gioielleria e trafugate tutto l’argento che potete, per il lupo mannaro. Quindi aumentate l’andatura, datevi da fare, cercate un riparo, resistete alcune ore e sarà fatta; nessuno vi avrà morso o sbranato,giochetto facile facile.
Ora che ci pensate, il giorno e la luce sono vostri alleati, potete andarvene a zonzo e cercare cibo e acqua, senza dovervi costantemente guardare le spalle; ma se invece la vostra fuga fosse dovuta ad un gruppo di ZOMBI?


Beh a quel punto sareste semplicemente fottuti, andanti, out, the end, fine dei giochi; vi si faranno senza vasellina, anzi vi divoreranno senza forchetta e coltello sappiatelo. Loro non sono quel tipo di “mostri” per primi citati , se ne fregano se c’e’ il buio o la luce, se mostrate loro una croce o gli svuotate un intero caricatore di pallottole d’argento in pieno petto (a meno che voi non siate dei tiratori scelti, mirando al cranio ve la cavereste, ma per un’orda di cadaveri affamati, dovreste avere un arsenale illimitato ed essere dei cecchini professionisti).
Loro hanno una semplice e smisurata fame, e voi siete la pietanza principale, l’unica ragione per cui avanzano lenti e incerti.
Detto questo cerchiamo di analizzare perché gli zombi sono entrati di prepotenza nel panorama video e cartaceo ed hanno “quasi” soppiantato i loro soci del terrore.

PICCOLA GUIDA HORROR/HUMOR.


VAMPIRI:
creature affascinanti. Eleganti, pieni di cultura e modi raffinati, così almeno Hollywood li ha fatti conoscere. Prendiamo un esempio “Intervista col Vampiro”, chi tra le donnine e, sicuramente qualche maschietto, non si sarebbe fatto mordicchiare da un Brad Pitt all’apice della sua bellezza, o da un Tom Cruise maturo e affascinante? Siate sinceri, questi vampiri erano fighi, capelloni, avevano gusto nel vestire e abitavano in case o palazzi dalle dimensioni enormi; dai ammettiamolo dei buoni partiti
Poi la promessa di una vita eterna al loro fianco; l’unico inconveniente, farsi una ciucciata tipo “0” o “AB POSITIVO” ogni notte. Non mi sembra un grossissimo sforzo,
Ci sono altri esempi di vampiri belli e dannati. Senza fare un nome in particolare, prendiamo tutta la banda di Twilight, circondati da donne da calendario della Pirelli, ogni mese una “gnocca” da farci bruciare la mano destra o la sinistra, dipende dalle vostre preferenze, ma sappiate che la verità è ben diversa.
Niente abiti eleganti, nessun ciuffo pieno di brillantina, niente cultura e nemmeno una vita da rock star e, in ultimo, nessuna voglia di leccare la passerina di turno dalle tette siliconate, che qualche scrittore o sceneggiatore ha inserito nella storia.
Il Vampiro è un non morto, putrido, puzzolente, calvo, dallo sguardo rossastro e alla perenne ricerca di sangue per sopravvivere (e non per godersi la vita; che vita non è a tutti gli effetti).
Sicuramente dalla sua, si possono annoverare varie doti che farebbero impallidire (quasi quanto loro) un Transformers, e si, perché al tizio dai canini appuntiti è concesso di trasformarsi in un simpatico topo volante e svolazzare sui palazzi per entrare, da una finestra lasciata sempre aperta, da una Dea incantevole e vergine (oggi come oggi il nostro principe delle tenebre avrebbe grossi problemi a trovarne una.
Mi sono sempre chiesto che fine faccia, a seguito di tale trasformazione, il suo abito, perché quando Bela Lugosi riprendeva le fattezze del Conte Vlad, dopo aver fatto una volatina notturna, sorpresa, l’abito era ancora indosso al vampiro; anzi era anche meno sgualcito di prima.
Ma (e qui perde il confronto con uno zombi), il nostro bel succhia sangue, ha un grosso tendine di Achille, “il sole” e a volte la luce in generale; allora diventa un mostro vulnerabilissimo, e voi potreste serenamente camminare per strada in una giornata assolata e, se siete stati bravi a trovare il suo nascondiglio, ucciderlo.
Conficcando nel suo petto, un paletto di frassino, lo vedrete sbriciolarsi e svanire.
Hollywood ci ha parecchio confuso nel corso degli anni, forse l’unico vampiro che più si avvicina alla figura del principe della notte, è stato Nosferatu, film vecchio, ma molto bello, e ripeto con un signor vampiro.

LICANTROPI: quasi sempre ragazzi normali, anzi fin troppo normali, messi all’angolo dalla società, evitati dai gruppi dei più “fighi” e, immancabilmente, non calcolati dalla ragazza di cui sono perdutamente innamorati.

Almeno fino al momento in cui, in una notte di luna piena, vengono graffiati o morsi da un lupo, un tantino cresciutello; la prima notte che il nostro amato satellite mostra tutta la sua rotondità, si trasformano in quello che qualche notte prima li ha aggrediti.
C’e’ da dire che sui licantropi si è fatta molta confusione; non si capisce perché uccidano indistintamente invece, magari, di girare per boschetti in allegra compagnia dei propri simili.
Oppure, non si comprende, del perché colpiscano con un metodo ben preciso; mah mistero da sceneggiatore. Non si è, inoltre, mai ben compreso perché solo l’argento li uccida (in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, non oso immaginare quanti di noi avrebbero la possibilità di farsi fare dei proiettili del caro metallo); anche perché dove potremmo trovare qualcuno in grado di creare le argentee armi, da qualche braccialetto o catenina che custodiamo in un cassetto?
Ci sono esempi di pellicole ben riuscite? Non lo so!
È molto soggettiva la questione; citiamone alcuni: Wolfman la belva immortale, film vecchiotto e strano, niente spoilerate comunque; poi Wolf la belva è fuori, una stronzata colossale, dove nemmeno il grande Jack Nicholson riesce a far decollare un’ora e mezza di pellicola noiosa; però devo citare un film che tutti conosciamo, UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA – 1981. Il più noto e amato dei lupi mannari è da sempre David Naughton, protagonista della trasformazione, tuttora, più impressionante della storia del genere (sottolineata dalle ironiche note di Blue Moon). Dallo Yorkshire a Londra, accompagnato dal cadavere ammonitore dell’amico Griffin Dunne, il lupo di Landis si lancia in funambolici inseguimenti (memorabile quello in metropolitana) e fa una fine tristissima, come da copione. Imperdibile!
Che piacciano o meno, comunque sono grossi, cattivi e dalla forza spropositata, ma (e anche qui c’e’ un grosso MA) pure per loro esiste un punto debole.
Passata la notte, crollano a terra ritrasformandosi nello sfigato che erano, e come se non bastasse, rimangono svenuti e nudi (quasi sempre in un parchetto o in un vicoletto ombroso), quindi anche in questo caso se siete stati bravi potete spezzargli il collo mentre si trovano in un limbo d’incoscienza.
Risparmierete anche l’argento!

ZOMBIE: eccoli … brutti, putrefatti, con gli abiti sgualciti. Uno sguardo tanto spento quanto attento (dipende molto dal film che state seguendo), lenti o veloci (anche qui vi toccherà vederne di ogni tipo), ma comunque incazzati e affamati.
Perché gli zombi piacciono più dei sopracitati loro soci?

È semplice, per due motivi.
Il primo: a chi non spaventa morire mangiato vivo? Immagino a tutti, essere divorato mentre ancora il nostro cuore batte è qualcosa di tremendo presumo, non avendolo mai provato.
Pensate ad una bocca umana, se siete fortunati, vi strapperebbe con un morso la giugulare, ma quanti avrebbero questo colpo di “culo”?
In molti casi, anzi quasi in tutti, la morte giungerebbe lenta e piena di dolore, il sistema nervoso collasserebbe per l’intensità del dolore, solo dopo molti morsi … tremendo!
Il secondo motivo: gli zombi siamo noi; tanto semplice quanto disarmante! Al di là di un virus o una malattia, che dopo la morte ci trasformerebbe,non cambierebbe la sostanza della cosa, saremmo in lotta con qualcosa di diverso, ma che un tempo era come noi.
Quanti di voi avrebbero l’istinto di spaccare la testa ad un proprio caro appena trasformato? Quanti di voi non proverebbero un minimo di compassione nel vedere un vostro amico, o addirittura un vostro genitore, che si muove, cammina, ma che non è più lui, e sta cercando di prendervi per mangiarvi?
Qui si entra in un campo che non mi compete, la psicologia umana; penso che i nostri sentimenti “fotterebbero” più cervelli, all’inizio di una piaga zombi, che questi ultimi con la loro fame.
Il cinema ci ha mentito pochissimo, presentandoci dei film a volte (ok, ok sono di parte), troppe volte, veramente penosi. Non voglio nemmeno menzionarne i titoli (gli ho visti tutti, ed anche il più brutto merita, a mio modesto avviso, di essere visto), ma ci ha anche donato pellicole di un certo livello.
Come non citarne uno su tutti (infatti lo cito)?
Zombi di G. A. Romero, un gruppo di sopravvissuti rinchiusi in un supermercato, assediati da una “moRtitudine” di cadaveri affamati. Guardatelo e capirete molte cose dell’universo Z.
Vorrei andare avanti e dedicare più parole agli Zombi, ma non la smetterei più di lodare i cari cadaveri ambulanti! E va bene, ok, ho capito, eccheppalle, non vi facevo cosi attenti, anche per loro c’e’ un grosso MA! Hanno un punto debole, il cervello, una volta sfondata la loro testolina cadono inermi … O NO?

CONCLUSIONE? FORSE!

Il mondo artificiale dell’horror è affascinante, potete essere tifosi dei vampiri o dei licantropi.

A noi della rivista piacciono gli Zombi!

Ci piacciono perché, forse, ci spaventano di più delle altre creature, o magari perché, troviamo più affascinante il contorno che si viene a creare in una ipotetica piaga Z.
Il collasso del mondo, il ritorno all’anno zero, argomento del quale vorrei deliziarvi o annoiarvi nel prossimo numero.

Ricordate: “…quando non ci sarà più posto all’inferno i morti cammineranno sulla terra…”

 

 

David Randino


 

4 commenti

Lascia un commento