recensioni cinematografiche

di Mariano Ciarletta


La storia ci insegna che la scienza è progresso e che la tecnologia è evoluzione. Ma è sempre così? Il cinema horror la pensa diversamente e, se parliamo di tale genere, associato a questi due elementi, non possiamo non citare la famosa saga “Resident Evil” nata nel 2002. La pellicola, ormai conosciuta a livello internazionale narra la storia di alcuni esperimenti biologici effettuati all’interno dell’organismo Umbrella corporation. A causa di un errore durante le fasi di prova, un campione del virus T si disperde e infetta gli scienziati che entrano in contatto con quest’ultimo, lentamente ridotti a morti viventi affamati di carne umana. A prima vista, effettuando un’analisi superficiale potremmo definire tale pellicola come un’ americanata di cattivo gusto la quale pretende di fondere la tecnologia con morti viventi affamati di carne umana.

resident2Voi stessi potreste chiedervi, perché collegare le due cose? Bene, la risposta è alquanto semplice. Ciò che i registi di Resident Evil hanno voluto comunicare attraverso ben quattro film è come giocando con la scienza non sempre si ottengano i risultati sperati, a volte si può scatenare una vera e propria apocalisse, un’epidemia se così vogliamo chiamarla, in grado di trasformare gli esseri umani in creature prive di intelletto, agognanti sangue e carne umana. In questo caso la tecnologia non è più emblema del progresso, bensì del regresso più assoluto. Analizzando le pellicole che compongono la saga “Evil” sicuramente va detto che le prime due: Resident Evil e Resident Evil Apocalypse reggono un livello cinematografico alquanto alto.

resident3Partendo da effetti speciali curati, cast assortito che si avvale di una strepitosa Milla Jovovich (Alice) dal fisico mascolino che ci ricorda tanto la Giovanna d’Arco di Besson del 1999, accompagnata dalla già nota Michelle Rodriguez (The Fast and the Furious), regia di Rob Cohen (2001) che, in termini di donna – soldato concorre per talento e fisico con la stessa Jovovich. Ottime le colonne sonore che tengono lo spettatore sul filo della tensione.

Se però i primi due film fanno si che la saga Evil acquisti una discreta fama, le altre due tendono notevolmente a sminuirlo. Parliamo di Resident Evil Exintion e Resident Evil Afterlife.

resident4Si gioca sempre sul fattore effetti speciali notevoli, ma l’elemento horror che contraddistingue le prime due pellicole tende a scemare come anche il sonoro che, diciamolo, non mette paura a nessuno. Il binomio tecnologia – scienza continua ad essere visto in chiave apocalittica come causa della catastrofe che si abbatte sui protagonisti diventando via via monotono.

resident5L’ultimo componente della saga “Evil” e cioè Resident Evil Retribution punta tutto su un cast robusto con personaggi televisivi ben noti. Inutile confermare l’essenziale presenza della Jovovich, ma vanno segnalate come positive anche le performance di attori come Oded fehr , Kevin Durand , Eric Mabius e Thomas Kretschman. I protagonisti appaiono determinati a stroncare il virus T ma, un finale inaspettato vi lascerà con il fiato sospeso ancora una volta. Nel complesso, le pellicole creano un costrutto sostanzialmente organico con punti di forza come gli effetti speciali che stupiscono lo spettatore e piccoli talloni di Achille (sonoro tendente troppo all’azione e poco all’horror e la recitazione a volte eccessivamente esasperata e apparentemente finta). Ciò che salva Resident Evil e lo rende un buon film è sicuramente il Cast, scelto accuratamente dai diversi registi che hanno avuto in questo campo sicuramente un buon occhio.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA : C

[A: Eccellente; B: Buono; C: Sufficiente; D: Mediocre; E: Pessimo]

Mariano Ciarletta


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