Scienza e Survival

di Posaja Ea


10705136_10203558632780462_1435765359_nIl cervello e come funziona rappresenta l’unico vero vantaggio nei confronti della minaccia di una zombie apocalypse, bisogna cercare di ragionare in vista dei mutati scenari e delle mutate esigenze e la prova del nostro adattamento è la sopravvivenza stessa.

Per chi non abbia grandi affinità all’armamento individuale ed al suo uso, armi da fuoco, da taglio, da lancio, trappole e tecniche di sopravvivenza, caccia e coltivazioni, la strada si preannuncia tutta in salita e non è detto che la fortuna permetta a tutti di colmare alcune grandi lacune con l’esperienza sul campo.

Per fornirvi alcune semplicissime guide al riguardo di questi temi spinosi quanto fondamentali nella terra in cui camminano i non morti, cerchiamo di venirvi in aiuto condividendo alcune semplici nozioni che potranno fare la differenza.

1958948_10203558634460504_522479546_oLe armi da fuoco sono senza dubbio il metodo più efficace per proteggervi e proteggere i vostri cari, come anche per cacciare e procacciarsi il cibo o dissuadere i predoni malintenzionati che inevitabilmente, in una società implosa e senza regole, si aggireranno in cerca di risorse.

Come scegliere le armi più adatte allo scopo può rappresentare un punto cruciale della vostra capacità difensiva sia per la versatilità delle stesse, ma soprattutto per l’approvvigionamento delle munizioni che potrebbe segnare il confine fisico tra la vita e la morte.

Premesso che un equipaggiamento ad ampio spettro comporta una arma lunga, una corta ed una da taglio, da qui in poi si può andare solo per somma e non per sottrazione e si consiglia per lo meno che di armi lunghe se ne possa disporre di due tipi (quindi minimo due fucili), ossia una carabina ed un canna liscia che oltre ad avere una ottima versatilità ed efficacia negli scontri a breve distanza (la maggior parte degli incontri con lo zombi che portano alla necessità di una reazione sono a distanze massime contenute in poche decine di metri) è la migliore arma da fuoco per uso caccia.

10712115_10203558633460479_1907730887_oCiò premesso, stante la regolamentazione del mercato attuale e la quantità e qualità delle munizioni in circolazione sul territorio, bisogna tenere conto del fatto che in caso di una emergenza come quella che i nostri lettori temono, sarebbe necessario approvvigionarsi delle cartucce senza poter recarsi nell’armeria più vicina con tutti i soldi che si ha a disposizione, il valore stesso del denaro è ipotizzabile che venga a perdere di autorità negli scambi e i luoghi in cui vengono tenute armi e munizioni, molto probabilmente, sarebbero tra i primi ad essere presi d’assalto dagli sciacalli in cerca dell’unico vero bene rifugio, le armi!

Cosa fare e come fare per non trovarsi ultimi nella catena alimentare in un caso del genere?

La logica ed il raziocino devono farci da guida e la scelta dell’arma da acquistare ora, o se si riesce ad essere abbastanza fortunati da ritrovarsi ad entrare in una armeria o nel deposito incustodito delle forze armate di un paesino abbandonato, è la chiave della buona efficienza del vostro arsenale.

La scelta del calibro è uno dei fattori fondamentali, più che il volume di fuoco di un arma è in effetti la facilità di reperirne le munizioni che vi permetterà di usarla. Prelevare da una caserma una grossa Browing in calibro 50 probabilmente vi legherà all’utilizzo delle sole munizioni che riuscirete a trovare in quel momento, trovare e trasportare…

I calibri che vi permetteranno una maggiore possibilità di rifornimento sono quelli di maggior diffusione e in questo alcune info ci vengono in soccorso.

Per ciò che riguarda le carabine esistono dei calibri civili che hanno un corrispettivo diretto in calibri militari e che per questo motivo sono stati adottati da un numero maggiore di armi e sono presenti sul territorio sia nel settore civile che in quello militare 10706466_10203558632940466_74285944_nin grande quantità. I più diffusi in questo quadro di considerazioni sono il 223 Reminghton che equivale al 5.56 Nato in dotazione a tutti gli eserciti occidentali così come il 08 Winchester che in ambito bellico è più conosciuto come 7,62×54 Nato. Stesse considerazioni possono essere svolte per le corrispettive munizioni belliche del blocco dell’ex patto di Varsavia, ossia il 7,62×39 che alimenta tutte le piattaforme derivanti dal Kalashnikov ed il 7,62×52 che è il 308W in versione russa. Per questi calibri dell’Est c’è però da precisare che seppur estremamente diffusi non ne trovereste mai nei depositi di munizioni militari nazionali, ammesso che riusciate ad averne accesso durante l’apocalisse zombi.

Per i fucili a canna liscia la scelta è quasi obbligata verso il calibro 12, la munizione più usata per la caccia e per questo più diffusa sul territorio, pertanto la più facile da reperire.

Per le armi corte le esigenze sono meno categoriche, si tratta di armi di scorta o di emergenza e la quantità di colpi da sparare deve essere ridotta all’osso in virtù sia della potenza e della precisione ridotte, sia del maggior allenamento che richiedono per un uso efficace e sicuro che potrebbe mettere i meno esperti a rischio di ferire i propri compagni. Detto questo è utile sapere che le pistole calibrate in 9x21mm possono sparare senza troppi problemi le cartucce militari 9x19mm meglio note come 9 Parabellum o più colloquialmente 9 Para.

Per prepararsi adeguatamente occorre conoscere la legislazione attuale e usarla per potersi ritrovare sempre pronti all’emergenza. Ad oggi in Italia si possono detenere al massimo 200 cartucce per pistola, e massimo 1500 per uso caccia, ma in ogni caso la somma di munizioni per caccia e non caccia non deve superare le 1500 unità totali. Premesso che il calibro 12, il 223R ed il 308W sono calibri da caccia e che voi abbiate almeno una pistola di backup vi ritroverete a poter detenere 200 colpi per la pistola e 1300 per i fucili suddivisi nei calibri di cui disponete. Apparentemente sembra una bella santabarbara, ma chi tira sa quanto poco durano 200 colpi sul campo e in caso di scontri ripetuti e quotidiani non ne avreste per molto, l’unico escamotage possibile è che vi attrezziate per ricaricare le vostre munizioni.  La legge italiana, infatti, vi consente di detenere fino a 5 Kg di polvere pirica e non fissa limiti per le componenti di ricarica, inneschi ogive e bossoli ed in questo modo potrete disporre di una riserva di munizioni da assemblare sufficiente a rendervi abbastanza equipaggiati senza mettervi tra le priorità immediate la ricerca delle cartucce.

10714669_10203558633980492_1139743652_nInoltre, proprio perché farsi le cartucce è scomodo e rappresenta una attività delicata e difficile sarà più probabile reperire nelle armerie e nelle caserme abbandonate le polveri ed i componenti di ricarica che sarebbero ignorati da chi non sa usarli.

Se avete la voglia e l’opportunità di preparare un vostro arsenale di sicurezza, quindi, evitate una grossa dispersione di calibri e privilegiate l’acquisto di fucili e pistole che condividano lo stesso tipo di cartucce. Per ricaricare potete anche affidarvi a presse semplici, purché robuste, anche se confezionerete una cartuccia alla volta i palinsesti televisivi non vi distrarranno da serate da passare nel vostro rifugio a confezionare munizioni che possano salvare la vita a voi ed al vostro gruppo difendendovi dalle minacce e procurandovi cibo e protezione.

Posaja Ea


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