Scienza e Survival

di Igor Zanchelli


Un vecchio proverbio recita: l’unione fa la forza; in una ipotetica apocalisse Z questa perla della saggezza popolare corrisponderebbe al vero?

In un outbreak zombie quali sono gli svantaggi e quali i vantaggi nello strare in gruppo o restarsene da soli?

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Restare da soli, quando i morti hanno deciso di fare una capatina nella vita di noi uomini, ha degli enormi vantaggi ma altrettanti svantaggi.

Vediamo prima i vantaggi:

  • Estrema mobilità. Ci si può muovere facilmente quando si vuole, semplicemente decidendo di farlo, indossando lo zaino e utilizzando il mezzo a disposizione.
  • Equipaggiamento, cibo, acqua, munizioni, ridotto con relativa facilità di trasporto sia in termini di peso che volume. Inoltre è molto semplice trovare rifornimenti. Adottando una buona razionalizzazione con qualche scatoletta e alcuni litri d’acqua, si possono avere alcuni giorni di autonomia.
  • Facilità nel nascondersi e nel fuggire quando si è in pericolo;
  • Tempi biologici, riposo/veglia facilmente modificabili.

Questi sono alcuni dei vantaggi di cui può godere il sopravvissuto che affronta l’invasione non-morta da solo.

Ma quali sono gli svantaggi invece?

  • Maggiore vulnerabilità agli attacchi, con impossibilità di intraprendere strategie difensive, quando si è allo scoperto, a 360 gradi;
  • Cadenza di Fuoco molto limitata nel tempo, a causa di scorte limitate;
  • Capacità di combattimento e fuga in calo a causa del sopraggiungere della stanchezza sia fisica che mentale,
  • Incapacità di svolgere più azioni contemporaneamente, ad esempio combattimento/difesa, riposo/guardia, ricerca cibo/copertura;
  • In caso di ferite/malattie di una certa entità (escludendo il contagio da virus zombie) si è perduti.

Sostanzialmente questi sono i pro e i contro che occorre considerare per affrontare l’apocalisse da soli.

Chiaramente non sono solo questi, possono essercene altri in relazione alle condizioni dell’ambiente in cui ci si trova, ma è possibile considerarli come un buon metro di giudizio.

Invece chi vive in gruppo di quali vantaggi può disporre?

  • Capacità di difesa/attacco elevata, in quanto ogni membro del gruppo può ingaggiare un bersaglio, abbattendo più zombie contemporaneamente;
  • Possibilità di intraprendere e porre in atto strategie difensive a 360 gradi, difendendo il gruppo da ogni direzione;
  • Cadenze di fuoco molto elevate poiché, utilizzando le eventuali riserve, chi è stanco può essere sostituito, senza intaccare la capacità di azione/reazione del gruppo;
  • Capacità di svolgere più azioni contemporaneamente riposo/guardia, ricerca/copertura, attacco/difesa;
  • Possibilità di essere curato se si è feriti o malati (escludendo il contagio da virus zombie);

Però il gruppo presenta anche degli svantaggi, a mio parere, non trascurabili.

  • Mobilità ridotta e difficoltosa, proporzionalmente al numero degli elementi del gruppo. Muoversi da solo è molto più semplice che muoversi in gruppo di 20, 30, 50 persone, maggiormente se sono presenti donne e bambini;
  • Le scorte, cibo, acqua, munizioni, devono essere in grande quantità per soddisfare il fabbisogno minimo di ogni appartenente al gruppo, con relativo aumento di peso e volume del materiale da trasportare, con immensa difficoltà nel reperirlo;
  • Grossa problematicità nel nascondersi e nel fuggire; trovare un nascondiglio per un numero elevato di elementi non è semplice. Fuggire velocemente poi è praticamente quasi impossibile;
  • Ritmi biologici difficilmente modificabili.
  • In ultimo, ma non meno importante, è il rumore prodotto dal gruppo. Mentre un uomo solo o un piccolissimo gruppo max 6/8 elementi può restare nel più assoluto silenzio, un gruppo più numeroso di persone invece no.

Per intenderci su questo ultimo punto, l’intensità di rumore prodotta da una normale conversazione tra persone è di 60 decibel, un bimbo che piange 85 decibel, una donna che strilla 90 decibel, un’arma da fuoco 150 decibel.

Dato l’atavico bisogno fisiologico dell’uomo di relazionarsi agli altri suoi simili, possiamo tranquillamente affermare che un gruppo di persone produce, nella migliore delle ipotesi, un rumore costante di almeno 60 decibel, che può solo aumentare in caso di scontro con gli zombie.

Inoltre sappiamo che i nostri amati putridi non-morti sono attratti dal rumore e ne seguono la provenienza, fino a trovarne la fonte. In un mondo apocalittico ormai silenzioso, senza i costanti rumori della civiltà e delle città, il rumore con un’intensità di 60 decibel, si sente a grande distanza, e un certo numero di zombie che cercherà la fonte di tale rumore.

Si può essere certi che un gruppo di sopravvissuti, si porterà sempre dietro degli zombie.

Ritornando al quesito che ci siamo posti, possiamo affermare che il detto l’unione fa la forza è vero solo trasformandolo in “l’unione fa la forza, aumentando proporzionalmente le debolezze”.

Non è mia intenzione dirvi se è meglio stare soli o in gruppo, però valutando i pro e i contro descritti e rapportandoli alla situazione reale in cui vi troverete, potrete fare (si spera) la scelta più giusta.

Igor Zanchelli


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