Racconti

di David Randino


FASE UNO: VIVI FINO A DOMANI

 CAPITOLO 1: CALMA APPARENTE – Seconda Parte


BRESSANONE, 15 MAGGIO 2015. PRIME LUCI DELL’ALBA

Marco aveva scelto di fare l’ultimo turno di guardia, gli piaceva vedere l’alba. Per lui era come rinascere ogni giorno, e negli ultimi tre anni era rinato un’infinità di volte al pari di quante fosse stato vicino alla morte. Ormai nessuno moriva davvero più, almeno non nel termine e nei modi conosciuti.

“è bello sapere di essere ancora vivi”.

Alessandro era abituato a vedere Marco con lo sguardo perso nel cielo alla ricerca di qualcosa; sapeva che le sue parole non avrebbero raggiunto l’amico, quindi si mise di fianco a osservare anche lui il chiarore che dall’orizzonte risplendeva su nuvole di fumo che salivano da incendi e dalle macerie di palazzi ormai disabitati.

“Buongiorno, sei riuscito a riposare?”

“Marco dovresti saper bene che ormai non dormo da tre anni”.

“E tu dovresti altrettanto sapere che ogni giorno te lo domanderò. Come ho fatto ieri e come farò domani”.

“Sempre se domani uno di noi due sarà qui …”

Alessandro si era unito al gruppo nei primi giorni dell’Apocalisse, era stato salvato, da Paolo e Marco appena in tempo dall’assalto di un gruppo di “RICHIAMATI”, era così che li chiamavano, o almeno lo facevano loro. In quei tre lunghi anni avevano sentito gli appellativi più disparati, le scimmie, i morsicatori, gli zombi, le larve e via dicendo.

“Sveglio gli altri?” chiese Alessandro continuando ad osservare l’alba;

“No, lasciamoli riposare ancora, oggi ci sarà da camminare parecchio”.

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Dossier A2/op/555crim/1/2015: MARCO MAGLIACCI

Età: 34 anni

Stato Civile: Vedono. Sua moglie è stata uccisa da un colpo di fucile sparato da un soldato nei primi giorni della pandemia Z.

Occupazione: Istruttore sportivo. Dalla Pandemia è un leader carismatico, capace e molto saggio. Nonostante la giovane età, è riuscito, negli ultimi tre anni, a tenere il gruppo unito e a farlo sopravvivere.

Miglior Pregio: Caratterialmente un buono, sempre pronto ad aiutare gli altri.

Peggior Difetto: Sempre pronto ad aiutare chiunque.

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Dossier A2/op/555crim/2/2015: PAOLO SANTANNA

Età: 26 anni

Stato Civile: Sconosciuto. Non ama parlare della propria vita sentimentale. Ad oggi risulta Celibe.

Occupazione: Avvocato, giovane, vincente e risoluto nel suo lavoro. è colui che tenta di capire i bisogni di ogni singolo membro del gruppo. pare con ottimi risultati.

Miglior Pregio: Serio, onesto e leale..

Peggior Difetto: non riuscirebbe mai a cavarsela da solo. Ha bisogno di qualcuno che gli copra le spalle..

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Dossier A2/op/555crim/3/2015: ALESSANDRO SETTONE

Età: 46 anni

Stato Civile: Sposato con ANNA COGLIENA. i due hanno un figlio di anni 14 MATTIA.

Occupazione: Meccanico. In grado di riparare qualsiasi mezzo e qualsiasi danno. importantissima figura all’interno del gruppo.

Miglior Pregio: Anche nei momenti più duri, riesce a non far pesare la situazione alla moglie e al figlio.

Peggior Difetto: Rimasto troppo legato al passato senza essere in grado di guardare del tutto avanti.

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MANCANO 207 GIORNI ALLA PANDEMIA Z MONDIALE

 

MILANO, ZONA PIAZZA FIRENZE

Carla era chiusa in casa da tre giorni, teneva il cellulare spento per non essere disturbata, sentiva di dover staccare la spina da tutto e tutti per un periodo. Non sapeva di quanto tempo avrebbe avuto bisogno, ma era indubbio che doveva estraniarsi dal resto del mondo in quel particolare momento della sua vita.

Aveva dedicato pochi pensieri all’accaduto di qualche giorno prima, non se la sentiva di pensare, anche perché era del tutto illogico quanto avvenuto.

Guardò l’orologio appeso al muro, segnava le 10:37. Era ancora a letto e non aveva nessuna intenzione di alzarsi. Si girò verso il comodino e prese il cellulare, si domandò se fosse il caso di accenderlo; decise di farlo, dopo pochi secondi il display s’illuminò e il telefono iniziò a vibrare: erano messaggi e chiamate perse, tantissimi messaggi e altrettante chiamate senza risposta.

Iniziò a scorrere tra tutti quei nomi senza però aprirli, poi vide una bustina chiusa con di fianco il mittente Giulia Tosetti, aprì il messaggio della nipote:

CIAO ZIA COME STAI? HO ANCORA LITIGATO CON FRANCO, STAVOLTA LO MOLLO! CHE NE DICI DI UNA PIZZA IO E TE E TANTE COCCOLE?

Carla sorrise, adorava sua nipote, decise che dopo avrebbe risposto e pensò persino che le avrebbe fatto bene una pizza e un po’ di conforto reciproco.

Continuò a scorrere i messaggi, molti erano del Dottor Scosta, li aprì e tutti e ripetevano sempre la stessa cosa. L’ultimo si differenziava per il finale che la metteva davanti ad un out out:

“CARLA CHIAMAMI APPENA LEGGERAI QUESTO MESSAGGIO, QUI CI SONO I MILITARI CHE TI CERCANO. STANNO DIVENTANDO SEMPRE PIU’ INSISTENTI, SE ENTRO 24 ORE NON TI METTERAI IN CONTATTO CON LORO VERRANNO A PRELEVARTI A CASA”.

Il sangue le si gelò, guardò subito la data e l’ora del messaggio, era stato inviato la sera prima, chiamò subito Michele.

MILANO, ZONA PORTA ROMANA

Daniele si svegliò con una voglia pazzesca di farsi un giro in moto, era una delle cose che più lo rilassava quando la vita non andavano bene.

S’infilò la sua tuta protettiva, una di quelle professionali con para schiena, protezioni sui gomiti, spalle, ginocchia. Infilò gli stivali, anch’essi rinforzati, e andò in garage.

Appena entrò accese la luce e guardò le sue due moto: un CBR 1000 RR e una GSXR 1000 R. Moto sportive dalle velocità incredibili, e forse un tantino esagerate.

Optò per la Honda. Scelse un casco, ne aveva otto, e decise che quella giornata sarebbe stata dedicata alla moto e ai benefici che guidarla gli dava.

Infilò la chiave e la girò, vide il piccolo cruscotto illuminarsi, poi schiacciò lo start e il motore tuonò

“Se dovesse finire il mondo ora, sarei felice”, pensò, anche se con una mano si tastò le palle.

 David Randino


EPISODI PRECEDENTI

capitolo 01 – parte prima


 

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