Racconti brevi

di David Randino


La gente mi deprime, è sempre stato così, trovo che le persone non abbiano nulla  d’interessante da dire o da fare. Un solitario… ecco cosa sono, … un cazzutissimo uomo solo.

Quindi questo mio modo di vivere mi ha permesso di “sopravvivere”, al contrario di altri, quegli altri che avevano bisogno di altre persone per fare qualsiasi cosa. Sarà che a volte, mentre sorseggio una birra, non trovo cosi male questa nuova era: l’umanità non esiste più … almeno io non incontro nessuno da più di tre mesi. Trovo tutto questo una grandissima fortuna, basta rompipalle dal chicchericcio continuo tra i piedi. Basta rapporti finti e di convenienza, basta la convivenza forzata di esseri solo all’apparenza diversi, ma che poi sono tutti uguali, montati, imballati e spediti nel mondo a combinare guai e ad’annoiare quelli come me, basta, basta, basta.

Ora ci siamo io e loro! Ammetto che qualche problema ce l’ho anche con questi qui, sono abbastanza violenti, sporchi e puzzolenti. Hanno una gran fame, ho provato a dargli del cibo in scatola, ma non apprezzano, vogliono carne viva, un cuore pulsante, sangue fresco …vogliono mangiare la vita.

Non mi ricordo come tutto è iniziato, dovevo essere sbronzo da qualche parte, almeno penso. Rammento solo che una mattina mi sono svegliato e l’umanità che odiavo si era trasformata in un’altra specie; io non ho nemmeno idea del perché a me non sia capitato. Forse sono stato fortunato, oppure è tutto un sogno alcolico e quando mi sveglierò dovrò tornare a fare i conti con la maledetta gente; però se questo è davvero un sogno dionisiaco, è dannatamente vero Gli odori, i colori, la pioggia, … il dolore che sento al braccio per via del morso di poco fa … se sto sognando perché ho sonno adesso …
e non mi sento nemmeno bene …
Forse sono morto oppure sto morendo o magari mi sto solo svegliando …

 

David Randino


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