recensioni letterarie

 

“Hope”

 

 Cari lettori di libri horror ed in particolare dei nostri amati zombie, vi rivolgiamo alcuni quesiti. Non siamo forse stanchi di leggere racconti con tematiche sui non-morti, scritti da presunti fuoriclasse statunitensi ed europei,  scrittori,  per la verità alcuni davvero mediocri,  che riempiono le nostre teche di libri con protagonisti che diventano dei super-eroi immortali, sopravvissuti a disastri aerei, incidenti con elicotteri, che hanno un fottuto culo controbilanciato da sfigati che muoiono per un peto maldirezionato?

 

“Hope”

 

La speranza che le case editrici italiane comincino a torcere il collo possibilmente anche a 180′ gradi e osservare finalmente l’universo horror nostrano.  E’ una  vana speranza o una opportunità che si stenta a ipotizzare?

 

“Hope”

 

Noi redattori di questo sconosciuto magazine che si sforza di democratizzare e rendere partecipativo il piacere di scrivere,  siamo sicuri che una rinnovata attenzione e fiducia verso gli outsider  potrebbe essere una scelta soddisfacente e altrettanto remunerativa. La possibilità di incrementare e dare voce a scrittori italiani indipendenti, potrebbe essere un investimento economico così lungimirante tanto da produrre un consistente guadagno in denaro e riconoscimenti artistici da parte di una critica letteraria sempre molto feroce nei confronti degli scrittori emergenti.

Se volessimo sfondare nel mondo della carta stampata, pur essendo geni e/o bravi scrittori dobbiamo  scendere a compromessi con il leviatano dell’indisturbabile strapotere delle grosse case editrici.

Da tempo immemore, non è forse vero che “i figli di nessuno” potranno mai arrivare nell’olimpo dell’acclamazione di un nuovo grande scrittore della scena horror italiana?

Voi tutti conoscete lo scrittore Nicolò  Ammanniti che nella sua grande carriera ha comunque scritto pagine importanti di scene horror splatter davvero commoventi. Ebbene, conoscete invece Marco Menci che anni fa ha pubblicato un assoluto poker d’assi  horror/splatter? Il titolo “Totale assenza di motivi validi” con sottotitolo

 -Nessun pensierino fuori posto nel tuo cervelletto ben apparecchiato-

Menci ha scritto un capolavoro, ne siamo concretamente convinti e per cui chiediamo…che fine ha fatto Marco Menci? Soprattutto chi è Marco Menci?

Sono 15 anni che questo libro è stato pubblicato e dopo quindici anni, noi lettori appassionati dell’estremizzazioni dei sentimenti interiori, vorremmo forse far finire nel dimenticatoio un altro tassello importante del panorama del sottobosco della letteratura horror italiana. Vogliamo davvero punirci a tal punto e permettere che i soliti noti, vedano il proprio nome splendere nell’olimpo della letteratura italiana anche dopo aver scritto grandi ed altrettanto inutili romanzi strapubblicizzati?

 

“Hope”

 

Ebbene non potete perdere la possibilità di acquistare “Hope” di David Randino, un libro essenziale, scritto in maniera semplice e determinata. Un gustoso mix di vicende horrorifiche nate dalla testolina di un promettente scrittore italiano. Randino, persona umile, ci delinea la storia di un gruppo di sopravvissuti che in Italia e solo in Italia deve sopravvivere agli zombie e agli esseri umani. Voi direte, cari lettori, siamo stufi di leggere le solite menate post-apocalittiche. Vi assicuriamo che non è così, il libro di Randino è una speranza, la speranza che le case editrici non si facciano sfuggire tanti bravi outsider della scrittura fatta in Italia.

Unico appunto che si può muovere a questo libro? Caro David facci conoscere il tuo correttore di bozze.

 

“Hope”

 

 

La Redazione di ilovezombie.it


 

Lascia un commento