recensioni cinematografiche

 

Quanti film “qualcosa vs zombies” abbiamo visto nella nostra vita? Decine! Spogliarelliste, pro wrestlers, rednecks, vampiri, alieni, cockneys, ninja, El Santo… poveri zombie, sono tutti contro di loro! Il regista esordiente Stanton Barrett, una vita da stuntman e pilota di Nascar, sembra aver pensato “ma che cazzo, tutti questi sfigati contro i morti viventi? Mandiamoci qualcuno con le palle, qualcuno che possa fargli il culo… Mandiamoci i Navy Seals!”. E così, ecco a voi il film!

 

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Ci sono due modi per girare un film di zombie: gettarla in vacca o prendere tutto dannatamente sul serio. Mi aspettavo il primo, qualche vecchio militare indurito dalla vita, teste che esplodono, momenti gore e stupidi ad alternarsi senza soluzione di continuità… ed invece ho avuto il secondo! E vi dico la verità, nonostante anche voi ormai conosciate la mia propensione per la stupidità ne sono assai contento!
 

 

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La trama è la più semplice possibile. Prima viene presentata la situazione di pericolo, con gli zombie che per qualche motivo si risvegliano a Baton Rouge, in Louisiana, proprio mentre il vice presidente (e futuro candidato presidente) è in città. La polizia non può nulla, il servizio di sicurezza non può nulla… chiamiamo i Navy Seals! Chiaramente c’è anche qualche altra mini-sottotrama: una giornalista che seguiva il vice presidente e si ritrova immischiata nel casino, un centro di ricerca che potrebbe avere un vaccino, cose così… ma sostanzialmente per una settantacinquina buona di minuti su novanta vediamo operazioni militari del piccolo gruppo di Navy Seals contro gli zombie. Operazioni militari ben fatte! Tra gli attori c’è almeno un vero ex Navy Seals, Mikan Vega, che a breve dovrebbe apparire come protagonista anche nel misterioso Texan Zombie Wars, che ovviamente non vedo l’ora di procurarmi.

 

 

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Le scene di azione sono ben fatte e probabilmente la produzione si è giocata la maggior parte del budget per equipaggiamento militare, elicotteri e via dicendo. Sul resto si è andati un po’ al risparmio… Gli zombie (di quelli veloci), ad esempio, sono pochini. Visto che il film è ambientato in una città medio-grande come Baton Rouge mi sarei aspettato scene di massa che invece sono completamente assenti. La soluzione del regista, spesso, è di inquadrare direttamente i Navy Seals che sparano a bersagli che non vediamo… scelta intelligente che comunque mantiene sempre alto il ritmo dell’azione. Alcuni dei combattimenti corpo a corpo sono ben fatti e mostrano morti viventi truccati in maniera semplice ma accurata ed efficace, quelli che vediamo solo da lontano, invece, sono piuttosto evidentemente gente imbrattata di rosso che prova a fare l’espressione truce. Ci sta, ma va segnalato. La recitazione è così così. Molti degli attori, così come il regista, vengono dal mondo degli stuntman, quindi sono decisamente più bravi quando c’è da correre o menare le mani piuttosto che quando c’è da parlare. Anche perché i dialoghi sono blandi e stereotipati come potevamo prevedere.

 

 

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La cosa strana della produzione è che c’erano disponibili due attori abbastanza famosi e sono stati usati in parti limitate. Rick Fox, ex stella NBA, fa il vicepresidente, e soprattutto Michael Dudikoff si limita a dirigere i Navy Seals dalla sala operazioni sbraitando con voce roca ordini da dietro un microfono. Che cazzo, hai l’ex Guerriero Americano e non gli fai prendere a calci almeno un paio di morti viventi? Per i fanatici dell’action minore avrebbe potuto essere un bel momento, ed invece nulla. Mannaggia. Occasione sprecata.

 

In conclusione… guardatelo, dai, per una volta voglio essere buono! Zombie che muoiono bene, scene militari competenti, un sano film di serie B che non annoia mai!

 

 

Michele “fustacchione” Borgogni


 

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