Editorialerecensioni letterarie

di Gecchi Ventura


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Sinossi

 

Il virus che trasforma gli uomini in morti viventi ha avuto il sopravvento.
Una setta di fanatici religiosi, gli Opliti di Cristo, ha preso il potere e tiene in pugno le istituzioni facendo rivivere una sorta di Medioevo. Nelle campagne del Distretto Sud, Brian Crane, un vecchio bonificatore  sulla via del tramonto, deve vedersela con un ennesimo focolaio, e, come se non bastasse, deve istruire un novellino, Jedediah Braddock, fresco di caserma ma totalmente inesperto.
Su uno sfondo post apocalittico e rurale, Zombie Mutation narra una giornata tipo di un cacciatore di zombie che dovrà vedersela con la gretta superstizione dei colleghi, una situazione fuori controllo e si troverà costretto a porre tutta la sua fiducia sulla giovane recluta se vorrà completare la missione.
Questa opera di Giorgio Borroni mescola gli ingredienti dei film d’azione con l’horror estremo, reinventa il genere zombie e punta tutto sulla adrenalina, lo splatter e situazioni che richiamano gli spaghetti western.
La prefazione dell’audiolibro è stata curata da Pietro Gandolfi, una delle penne più innovative e prolifiche del panorama horror italiano.

 

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Recensione

 

Audio libro “Zombie Mutation” di Giorgio Borroni

Dignitoso poliziesco post apocalittico in salsa horror, ambientato in una non meglio definita provincia americana martoriata da un’epidemia zombie. In una desolata e assolata campagna, l’ex poliziotto Brian Crane svolge con abnegazione e diligenza lo sporco lavoro di bonificatore, ruolo  che pare ozioso in questa sede specificare. L’autore ci descrive il “training day” di Jebediah Braddock, il novizio “oplita” affiancato al duro e disincantato, e sofferente protagonista, l’ex poliziotto Crane impegnato nella ricerca di uno zombie “latitante”.

All’interno del racconto si scorgono diversi cliché, che però non fanno gridare subito al déjà vu. Insomma, a volte la vita è così, c’è il poliziotto cinico e disilluso, il novellino idealista ed entusiasta, i superiori  ottusi e prevaricatori, i medici che studiano l’epidemia cadendo ogni volta dalle nuvole, niente di grave.  La struttura è solida, il linguaggio anche, la scelta dei nomi e l’ambientazione sono impeccabili (il solo Jebediah, ad esempio, ci riporta istantaneamente ad un’America bigotta e reazionaria, rendendo inutili ulteriori spiegazioni). Siamo in presenza di una provincia americana vera, ottimamente descritta da chi sa di cosa parla. I personaggi sono credibili e ben definiti, nonché assortiti.  I dialoghi scorrono senza intoppi. Alcune trovate interessanti soddisferanno anche i puristi dell’outbreak zombie, con gustosi sviluppi della società post apocalisse (che sembra aver  imboccato una deriva mistico-religiosa) e una plausibile origine del morbo che si rivelerà soltanto alla fine.

Volendo trovare un neo, si potrebbe pensare a un certo autocompiacimento dell’autore nell’indugiare, a volte con insistenza, in immagini e descrizioni eccessivamente auliche, ridondanti anche se ben realizzate.

Si tratta di un buon lavoro che con il valore aggiunto della narrazione di Edoardo Camponeschi diventa ottimo. Insomma a me, Zombie Mutation di Giorgio Borroni, è piaciuto.

 

Gecchi Ventura

 

 

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