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In collaborazione con il sito Zombicide Adventure, la nostra Anna Liguori recensisce per noi il primo capitolo di questa saga. Non dimenticatevi di visitare il loro sito.


Episodio 1 – Cittadini Isolati

 

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Prendete un gioco da tavolo a tema zombie, un manipolo di gente con passione, fantasia e talento, ed ecco che delle menti brillanti partoriscono un’idea coraggiosa ma con ottimo potenziale.

Per chi non lo conosce, Zombicide Adventure è un gioco da tavolo destinato a diventare un classico per gli appassionati.

Il tema è semplice, un gruppo di sopravvissuti lotta per superare una serie di obiettivi che li porterà alla vittoria, un concetto molto elementare che a qualche purista potrà sembrare banale, almeno finché non ci gioca…

Dal gioco alla fan fiction con tanto di ambientazione post apocalittica e tanto, tanto sangue dalla primissima battuta. Gli autori sono Chiara Pantoni, Roberto Condrut, Marco Olivieri e Ludovica Testa, fondatori della Tarzanello Production.

Lo stile è scorrevole, veloce e cattura anche lo scrittore più scettico. Si scivola senza fiato da un personaggio all’altro. Con poche battute sappiamo già con chi abbiamo a che fare, almeno fino al prossimo colpo di scena.

Ned, dallo spirito decisamente aggressivo e fuori di testa; Phil, lo sbirro di ghiaccio, ma al tempo stesso una bomba pronta ad esplodere; Amy, l’affascinante goth dalla Katana infallibile, impenetrabile e di evidente misantropia (e non vi nascondo che mi ci sono già immedesimata); poi c’è Wanda…si, Wanda la vorresti strozzare con le tue mani appena prende il sopravvento nel racconto, come se sentissi l’irritante vocina stridula dello stereotipo dell’ignoranza. Tuttavia, nei racconti di questo tipo, ogni personaggio ha un senso, il suo è la motosega, per il momento, poi chissà che non venga fuori una guerriera formidabile.

I primi personaggi ad entrare in scena sono delineati in maniera eccellente. Senza troppi preamboli la caratterizzazione di ognuno investe immediatamente il lettore. Insomma, si arriva subito al punto senza perdersi in chiacchiere.

La prima impressione è stata molto positiva. É affascinate pensare alle “pedine” di un gioco che prendono vita tra le mani di uno scrittore. Abbiamo l’idea, i personaggi e il setting, ma saper scrivere è un altro paio di maniche. Seguiremo con attenzione tutto il resto della saga.

 

Anna Liguori

 

 


 

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