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Cosa unisce tra loro i fumetti di Preacher e quelli di The Walkind Dead? Secondo Nicola Furia: la loro tragica trasposizione nei rispettivi serial tv!


 

Se facendovi il nome di GARTH ENNIS voi mi rispondeste “e chicazz’è?”, non saprei sei odiarvi o invidiarvi.

 

Invidierei sicuramente la vostra “verginità”. Ma ci pensate? Le vostre anime candite non sono ancora state stuprate dal ciclone Ennis, un autore che più fuori di testa di lui è impossibile trovare sulla faccia della terra e nell’intero cosmo.

 

Se invece vi facessi il nome di ROBERT KIRKMAN, alcuni di voi alzerebbero il ditino dicendo: “Ma sì! E’ l’autore del serial tv The Walking Dead!”. E io prenderei quel ditino e lo spezzerei senza pietà. Kirkman, infatti, è prima di tutto l’autore del magico fumetto e poi (molto, molto “poi”), anche del serial TV.

 

Tornando ad Ennis, informo coloro che vagano nel mondo come zombie senza speranza, che costui è l’autore di numerosi fumetti, tra cui spicca in maniera eclatante PREACHER.

 

Anche di tale fumetto hanno, or ora, realizzato una serie tv (potete trovare piratescamente la prima puntata con i sottotitoli). A differenza di TWD, Ennis non ha messo le sue manine maligne sul prodotto televisivo…e questo già lo differenzia da Kirkman (Ennis 1 – Kirkman 0).

 

“E che roba è sto Preacher?”, mi sento domandare da qualcuno. Reprimo la voglia di mettere mano alla pistola e rispondo garbatamente che Preacher, IL FUMETTO, è quanto di più strabiliante mi sia mai capitato di leggere.

 

Non esiste nulla di simile. E’ un universo a se. E’ in parte western, in parte noir, in parte horror e in parte solo incredibilmente “strano”. Un opera dal linguaggio crudo, dove l’azione, la brutalità e lo splatter si fondono con una filosofia estatica. E’ spaventosamente divertente e intrigantemente turbante. Le sue storie ti penetrano da qualunque orifizio anatomico e ti arrivano al cervello strisciando nelle viscere. E poi è blasfemo, cacchio se è blasfemo! Una blasfemia da scomunica.

 

Il problema sapete qual è? Ennis non conosce il significato della parola “limiti”…non ne ha. E quando pensi di aver visto il peggio che la sua mente malata possa concepire, ti rendi conto che sei solo all’antipasto. E’ un genio! Malgrado tutte le nefandezze che la sua mente aliena riesce a mettere in mostra, tu continui a leggere estasiato una trama borderline dove personaggi fantastici, tra uno sbudellamento e l’altro, ti spiegano il senso della vita.

 

Anche Kirkman in TWD, IL FUMETTO, riesce a stupire il lettore, a violentare la sua mente con scene crude e violente, mai fini a se stesse, inserite in una trama corposa e affascinante.

 

Però, sui dialoghi non c’è gara.

 

Se mettessimo a confronto un dialogo tra Jess (il prete) e Cassidy (il vampiro) in Preacher e lo confrontassimo con un dialogo tra Rick e Shane in TWD, sarebbe come mettere a confronto un dialogo tra Mr. White e Mr. Orange nelle Jene di Tarantino con uno tra Boldi e De Sica in Vacanze di Natale (Ennis 2 – Kirkman 0).

 

“Si, vabbè, ma insomma, com’era sta prima puntata del serial tv Preacher?”.

 

Bhò!

 

“Come bhò? Ti è piaciuta o no?”

 

No… sì…forse…bhò!

 

Diciamo che apprezzo l’impegno nel non stravolgere completamente l’opera magnifica di Ennis. Impegno che, invece, nel serial TV The Walkin Dead non c’è stato. Kirkman ha ucciso se stesso confezionando un prodotto digeribile per tutti o quasi tutti.

 

Nel serial TV Preacher si tenta disperatamente di mantenere quel clima surreale creato da Ennis, si prova a rappresentare i personaggi in maniera fedele…però, diciamolo, il risultato non è dei migliori. Considerate che io a metà mi sono vergognosamente addormentato…

 

E qui, purtroppo, devo ammettere che invece la prima puntata di TWD, con tutti gli stravolgimenti effettuati, mi aveva entusiasmato non poco (TWD 1 – Preacher 0).

 

Sì, lo so, vi sento… mi state dicendo che mi devo rassegnare al fatto che fumetto e cinema sono due modi di esprimersi diversi e continuo a sbagliare nel voler mettere in relazione i due prodotti. Sì…forse avete ragione…che palle!

 

Cerco di ribattere affermando che non sempre è così… se, per esempio, mettiamo a confronto il fumetto SIN CITY (di Frank Miller) con l’omonimo film il risultato è perfetto. I due prodotti sono identici…bellissimi entrambi. E in quel film hanno riprodotto fedelmente il fumetto, inquadratura per inquadratura, dialogo per dialogo.

 

Sarà pure l’eccezione che conferma la regola, però per una volta ci sono riusciti.

 

Comunque sia, la mia analisi riguarda solo la prima puntata di Preacher, e potrei (vorrei) sbagliarmi. Per cui vi invito senza entusiasmo a vederla…fate voi! Al limite guadatelo e poi scordatevelo.

 

Sappiate però che Preacher è tratto da un fumetto FANTASTICO la cui lettura vi catturerà brutalizzandovi piacevolmente e che, anche volendo, non potrete mai scordare…rimarrà impressa nei vostri cuori nei secoli dei secoli!

 

 

Nicola Furia

 


 

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