Editorialerecensioni letterarie

Un nuovo libro recensito dal nostro Igor, questa volta è stato contagiato da Lo Zombie di Greta Fantini.


 

 

lo zombieSINOSSI

Un survival horror in cui gli stereotipi del genere sono sapientemente rielaborati e ribaltati.

Un’epidemia zombi mette alla prova un gruppo di giovani medici che si ritroverà a dover fare i conti non solo con orde di famelici non-morti pronti a tutto per avere il proprio pasto preferito servito su un piatto d’argento, ma soprattutto con la propria natura umana e con il timore e la riluttanza di condividere questa situazione estrema con il meno probabile degli alleati!

Se vi aspettate il classico survival horror a tema zombi, questo ebook non fa per voi!

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Prezzo: 4,99 €.

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RECENSIONE

Se vi è piaciuto Warm Bodies allora questo è un libro per voi. L’autrice ci mostra lo zombi nella sua trasformazione, ci narra il passaggio dall’uomo alla nuova creatura. Ci racconta i suoi pensieri, i ricordi, la fame e il tentativo di comprensione della sua nuova condizione. Greta Fantini si spinge molto oltre quelle che sono le accettate regole della letteratura zombie e ci presenta un non-morto senziente, che sviluppa la sua capacità intellettiva come farebbe un bambino. La sua comprensione, la sua intelligenza (con capacità di linguaggio), si evolve pian piano, accrescendosi in base agli stimoli esterni. Compaiono sentimenti (amicizia, rabbia, dolore) che mai si sono visti.

Qui il non-morto è il protagonista principale della storia, gli umani sono solo dei coprotagonisti.

La storia in sé è un classico. Umani rintanati in un luogo più o meno sicuro, che tentano di capire e studiare ciò che sta accadendo. La cattura del protagonista, e la scoperta che è speciale, ha qualcosa che lo rende differente. Come nella classiche storie vi è la perdita del luogo sicuro e il viaggio che porterà “Lo zombi” e gli umani in vari luoghi. In questo percorso si avrà la crescita spirituale ed emotiva degli umani e l’evoluzione ad essere intelligente dello “Zombi” che deciderà di stare dalla parte degli uomini e non dei suoi simili.

La scrittura è fluida e leggibile, l’autrice dosa abbastanza bene le parti lente, più introspettive e psicologiche, con quelle più veloci; tenendo presente che è un’opera prima, direi che il risultato soddisfa.

Non si riscontrano errori tranne per un paio di refusi (trovati anche in prodotti editi da blasonate case editrici) e un passaggio logico sintattico che non quadrava e risultava di difficile comprensione. Tuttavia l’autrice ha sostenuto di aver riformulato la frase in questione nella versione pubblicata.

In definitiva il libro è una fiaba, con una sua morale e un tragico lieto fine. Si lascia leggere abbastanza bene. Consigliato a chi non ricerca solo combattimenti, sangue e trash e a chi non è vincolato ai canoni classici della letteratura a tema, anche se non lo metterei in cima alle priorità di lettura.

L’autrice mostra una grande potenzialità. Resteremo in attesa di ulteriori racconti o romanzi per farci un’idea più precisa.

 

 

Igor Zanchelli


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