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Una recensione di un libro vampiresco vittoriano ? Cosa ha in serbo per noi Viola Della Rina ?


 

mostrilondra

  • Copertina flessibile:148 pagine
  • Editore:CreateSpace Independent Publishing Platform; 1 edizione (12 marzo 2016)
  • Collana:Victorian Horror Story
  • Lingua:Italiano
  • Prezzo: cartaceo EUR 4,99 formato Kindle EUR 0,99

 


 

RECENSIONE

 

Mi sono cimentata nella lettura di questo libro caldamente consigliata da un amico, anche se ero inizialmente scettica.

Londra, età vittoriana, mi suonava già il campanello dall’allarme di roba già vista, già letta e sviscerata da mille e più libri di Anne Rice.

Fin dalle prime pagine invece appare chiaro che la direzione intrapresa dall’autrice è diametralmente opposta.

Lo schema seguito dalla narrazione è semplice e lineare: presentazione della protagonista, dei comprimari, dell’antagonista, colpo di scena. Ma nonostante la semplicità risulta un romanzo avvincente e di piacevole lettura.

La protagonista a primo impatto mi era sembrata la classica ragazzetta indifesa in cerca della personalità forte a cui aggrapparsi, anche questo tema abusato e scorporato dalla fin troppo famosa trilogia delle sfumature di colore; andando avanti con la lettura rivela invece di avere un carattere forte e ben definito. Sebbene in alcuni punti l’autrice abbia rischiato di scivolare verso una china pericolosa, è stata molto abile a trattare temi spinosi, quali il sesso e il desiderio, in maniera innovativa ed originale, ma soprattutto non è mai stata volgare.

Mi è piaciuta molto l’accuratezza storico-culturale che traspare attraverso tutto il romanzo. I riferimenti mitologici non scontati danno a tutto il romanzo una narrazione inedita e fresca.

Ottima la cura con cui si è dedicata al romanzo: ogni capitolo ha un proprio incipit disegnato, e neanche ad una seconda lettura ho trovato refusi di sorta.

L’unica pecca, se così la vogliamo considerare, è la caratterizzazione storica del romanzo: l’ambientazione in età vittoriana è sinceramente poco approfondita, e si intuisce il periodo solamente perché si parla di crinoline e di carrozze. Io avrei osato di più nella descrizione e nei dettagli.

Complessivamente è un buon romanzo di ottima lettura con il finale aperto che lascia ben sperare per un continuo che non vedo l’ora di leggere.

 

 

Viola Della Rina

 


 

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