cronache di capocchiaEditoriale

Per la serie “Le assurde Cronache di Capocchia”: REFERENDUM.


 

LE CRONACHE DI CAPOCCHIA

REFERENDUM sì o no

di Nicola Capocchia*

 

 

Il 4 Dicembre in un falso stato di rigor mortis, stravaccato sul divano, sto osservando in TV le pirotecniche evoluzioni di tante convincenti porno star che sventolano culi e tette, definendosi giornaliste nientemeno. La televisione in effetti era già agonizzante, addirittura su alcune reti televisive andavano ancora in onda interessanti approfondimenti social-culturali. Necessitava assolutamente purgare quei pochi detentori di saggezza ed epurarli definitivamente. Il colpo di spugna non è mai andato in onda ma ora in TV ci sono solo politici, ciarlatani per lo più, opinionisti, affabulatori, tuttologi e tante portatrici di pensieri di insano sesso multiculturale. Ah! Cari lettori dimenticavo gli astrologi, diciamoci la verità, questa indefinita categoria di mistificatori delle stelle non merita forse il confino in una remota zona delle fiandre marziane? Gli astrologi, puah! che gentaglia senza scrupoli.

Ad un tratto una deformante smorfia del labbro superiore, impossessandosi prepotentemente dei muscoli facciali mi fa urlare ad un fulminante ictus. Ecco ci sto rimanendo secco, mi troveranno rigido come un cactus, illuminato dalla luce stroboscopica di un televisore a guardare un programma impegnato, oh quale disdetta! Se mi vedessero Nick e Matt Ballettieri*.

Ciò che mi ha turbato è stata la meravigliosa notizia di Città di Castello del 17 Aprile del 2016 dove la Signora L. Z. si è recata regolarmente a votare per il referendum sulle trivellazioni in mare: «Non ho fatto niente di particolare da meritare chissà quale riconoscimento. Nella mia vita sono sempre andata a votare e lo farò finché la salute mi assisterà e miei figli mi accompagneranno». Voi direte, ah si! Che c’è di anormale? Ebbene questa signora ha la veneranda età di 104 anni.

In quel momento alcuni muscoli, per autentica competizione, si sono spostati, erano in cerca della lattina di birra, lasciata incustodita sul bordo della spalliera del divano. In effetti rimpiango di non avere dei figli.

Subito dopo questa notizia, ho pensato che prima o poi dovrei docciarmi. Le due gnocche giornaliste hanno cominciato il loro implacabile lavoro di disinformazione, elencando con dovizia di particolari alcuni casi di stravaganze avvenute in cabina elettorale. Ho scoperto così, strabuzzando gli occhi, che in una località del barese il 25 Maggio del 2014 un giovane elettore ha posizionato della merda nella scheda elettorale. Suppongo che la scheda sia stata consegnata nelle mani di qualcuno e che sia finita agli atti, sigillata, in qualche recesso di un ufficio giudiziario. Erano deiezioni comunali in ogni caso.

È pazzesco come alcune notizie riescano a farmi rabbrividire. Il 25 Maggio del 2014 in irpinia ci sono state infuocate controversie tra il presidente del seggio e alcuni rappresentanti di lista che mettevano in dubbio la validità del voto di un ottuagenario colto da malore proprio mentre votava. L’anziano, dopo aver faticosamente raggiunto la cabina elettorale, dopo aver votato, ha abbandonato la scheda aperta, per palese sfinimento fisico, con ben visibile il segno tracciato sul simbolo di un partito. Immediata è stata la reazione di disapprovazione di alcuni rappresentanti di lista per la validità del voto, mentre altri soccorrevano il coraggioso elettore che pare se la sia cavata.

A Modena in occasione delle elezioni politiche dell’aprile 2008 un elettore si è scaraventato contro il proprietario di un cellulare che nel seggio elettorale, in completa autogestione, ha cominciato a suonare l’inno di Forza Italia. Il malcapitato si è visto arrivare in faccia una serie di cinghiate. Il cellulare invece non ha opposto resistenza, si è fatto arrestare con un dito e pare goda ancora di buona salute, è tuttora funzionante.

Dovrò pure alzarmi da questo satanasso di divano, sono inchiodato qui da ore ma queste notizie, non so come dirvelo, mi fanno godere.

Pare che, ma in questa ultimo annuncio manchi l’ufficialità. Una signora obesa, sembra si sia incastrata nella cabina elettorale. Non riuscendo più a muoversi, ha chiesto aiuto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e anche un gruppo di dietologi in cerca di pubblicità.

Questi popcorn prima o poi mi ammazzeranno, mi strafogherò ridendo. Una morte stravagante.

Il 26 Maggio del 2016 a Vasto durante lo spoglio, sono stati ritrovati resti di un quadrupede in una scheda elettorale. La ventricina ha avuto più voti di preferenza della mortadella? I politologi e i salumieri si interrogano increduli. In ogni caso il presidente di seggio dopo aver messo agli atti l’annullamento della scheda pare abbia esclamato: «Possiamo riprendere lo spuntino, ops scusate, lo scrutinio».

Questa saga delle amenità si intensifica, raggiungendo traguardi da hard boyled, quando una delle pornogiornaliste, portandosi un dito in bocca e mimando una suzione, scatenandomi una erezione, ha annunciato la notizia del ritrovamento di un proiettile nella scheda elettorale di un seggio di Careri in provincia di Reggio Calabria. Era il 27 Maggio del 2014 e si votava per le europee.

La giornalista, mi ha fatto partire un bossolo nelle mutande, sono davvero imbarazzato, perdonatemi. Ed ecco miracolosamente si annuncia la notizia datata 1 giugno 2015 riguardante il ritrovamento di un preservativo in una scheda elettorale. Sembra che il misfatto sia accaduto ad Orvieto. Non si è fatto alcun cenno se il profilattico fosse stato usato o meno, né alle dimensioni e alla profumazione.

In TV parte la pubblicità sul sesso sicuro, cerco disperatamente di aggrapparmi a qualcosa, voglio andare a votare per il referendum, ho deciso. Un attimo, rientrano in studio le giornaliste, tra un ammiccante slinguata e un provocatorio scosciarsi, parte un servizio sui profilattici regalati negli USA durante la campagna elettorale, raffiguranti i visi dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America mica Bahrein. Le solerti reporter per evitare un’altra guerra fredda fanno cenno alla fantasmagorica idea di un deputato della duma filoputiniano. Il partito di Putin ha invitato l’elettorato alle urne con una piccante idea. In vista delle elezioni parlamentari del 4 dicembre, poi anticipate al 18 settembre 2016, la Russia Unita ha infatti pubblicato uno spot dal titolo indiscutibilmente ambiguo: «Facciamolo insieme». Nel video di cinquanta secondi si vede una giovane coppia che amoreggia nel seggio elettorale per poi dileguarsi dentro la cabina e probabilmente utilizzare la scheda elettorale come contraccettivo.

Sono confuso sul mio futuro e su quello dei figli che a questo punto, mi auguro di non avere. Mi sollevo con fatica, propendendo per una raccolta di firme che richieda la possibilità di votare comodamente da casa. Mi avvicino alla collezione di vinili, scorro l’elenco alfabetico e mi fermo alla F. Finardi, posiziono la puntina sul brano “Extraterrestre”. Questa Terra, no non fa per me. No.

 


*Giornalista della Gazzetta del Popolo, redattore del magazine ilovezombie.it

*Protagonisti del romanzo “Psycho Zombie Horror Show”.


 

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