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Per la serie “Le assurde Cronache di Capocchia”: Le piante hanno un cervello !


LE PIANTE HANNO UN CERVELLO: «PANICO TRA I VEGANI»

* Nicola Capocchia

 

 

GORGONZOLA (MI) – Recenti studi di una moderna branca della scienza, ovvero la neurobiologia, stanno determinando una rivoluzione nel campo dell’intera umanità. In Italia vantiamo la presenza di alcuni luminari di tale materia scientifica e perfino la possibilità di contare su un intero dipartimento di ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze.

Si è scoperto, da studi effettuati, che in ciascun apice radicale delle piante esiste un’area, detta di transizione, le cui cellule hanno peculiarità neuronali, ovvero mettono in atto una trasmissione sinaptica identica a quella dei tessuti neurali animali.

Sembra che un impulso scorra nello pseudo-cervello della pianta attraverso molecole, i neurotrasmettitori, molti dei quali sono gli stessi con cui comunicano i neuroni animali.

Se era noto che i vegetali producono sostanze attive neurologicamente, come caffeina, teina o cannabina, la scoperta di neurotrasmettitori ha evidenziato l’attività neurale.

«In questi apici troviamo glutammato, glicina, sinaptotagmina, gaba, acetilcolina.  Anche il ruolo del più importante ormone vegetale finora conosciuto, l’auxina, è stato ridefinito. «Permette alla pianta di accrescersi o di emettere nuove radici ed è un neurotrasmettitore specifico dei vegetali, molto simile alle nostre melatonina o serotonina». «Se le piante, come pensavamo, non avevamo una trasmissione sinaptica, allora siamo di fronte ad una scoperta che cambierà la storia dell’umanità e ridisegnerà il rapporto tra le esseri viventi del creato», racconta un ricercatore.

Da un lato le piante i cui rami vengono potati senza pietà, costantemente ricoperte di fluidi velenosi, costrette a cibarsi di immondi miscugli chimici sparsi ai suoi piedi. Ed i loro frutti strappati dai rami a suon di legnate o di mostruose macchine scuotitrici.
Dall’altro lato gli esseri umani in nome di un non meglio definito rispetto per la natura, altro non siamo che anime sottili con una coscienza in costante equilibrio con una natura che a quanto pare, se ferma e immobile, non viene nemmeno considerata vivente.
Orde di vegani assedieranno i nuovi lager, ovvero i negozi di frutta e verdura? Saranno presi d’assalto i contenitori di cultura, biblioteche e librerie, già in estinzione a dir la verità, per liberare i libri, miliardi di libri, vergati col sangue di milioni di piante massacrate dall’industria della carta? Una bistecca al sangue di manzo sarà mai paragonabile ad una bistecca di seitan? Gli onnivori saranno trucidati dalla loro stessa dieta fatta di frattaglie di carne condite con sostanze dopanti? O forse non sarebbe meglio dire che tutto ciò serve semplicemente a tenere basso il colesterolo?

Gli onnivori, ovvero coloro che non possono permettersi di sganciare fior di quattrini per diete eccessivamente costose che pesano come un macigno su un bilancio familiare già abbastanza precario, tirano finalmente un sospiro di sollievo. Noi esseri umani, non siamo forse tutti dei killer professionisti? Bellum omnium contra omnes, è questo che contraddistingue l’uomo dall’origine dei tempi sino ai nostri giorni. Oh quale disdetta!

 


 

*Giornalista della Gazzetta del Popolo, redattore del magazine ilovezombie.it

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