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RECENSIONE THE WALKING DEAD S08E16

 

Siamo giunti, dopo diverse agonie e attese, al finale della stagione di una delle serie più controverse degli ultimi tempi. Sì, controversa, ho detto bene. The walking dead ha creato fin troppe scuole di pensiero, quelli che non la digeriscono più, quelli combattuti dal mollarla o meno (io), quelli del “ma il fumetto è più bello” (ancora io). Ho citato quelle più presenti nei social, ce ne saranno sicuramente delle altre con tanto di sottocategorie, sottocartelle e guelfi e ghibellini.

Nonostante io stessa abbia ammesso più volte di non sentirmi più attaccata a Twd come un tempo, devo ammettere che il finale di stagione è stato piuttosto godibile. Non ho perso tempo sul cellulare, schiacciato pisolini durante i dialoghi né tantomeno ho steso il bucato. Decisamente, no. Stavolta mi sono attaccata allo schermo con le unghie, con qualche pausa sigaretta durante gli interventi di Morgan (non me ne vogliano i fan… ma io non lo reggo più). Insomma, la regia di Nicotero si vede, il sempre eterno Greg con il suoi zombie in stile Creepshow  e Zio Tibia.

Attenzione segue SPOILER: non leggete oltre se non siete in pari con la serie:

Ho avuto paura che i toni si abbassassero all’inizio con il flashback (dovuto) di Rick con Carl bambino… e comunque che nasone ha Rick senza la barba???

Momenti leggeri tra Ezekiel e Jerry che non hanno stonato con il clima di tensione. Soddisfacenti i colpi di scena, alcuni prevedibili dallo scorso episodio come il sabotaggio di Eugene. Disturba la schizofrenia di Morgan e il super buonismo di Jesus (va be’…è Jesus). Ben fatta la scena dello scontro con Negan, che non crepa ma non potrà mai più fischiare (esticazzi!)… ma rischia di avere una voce molto più sexy…

Se i giochi con i Salvatori sembrano fatti, Maggie ci dà un’anticipazione della prossima crisi, saranno gli ormoni, saranno le ascelle di Dary, aspetteremo Ottobre…
 

 

Anna Liguori

 


 


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