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So che con questa recensione mi attirerò le critiche di qualcuno. I fanatici dello zombismo odieranno iZombie con tutto il cuore, odieranno la mancanza di scene davvero horror, del sangue, i toni da commedia, i protagonisti fighettini, i morti viventi intelligenti ed i loro metodi creativi per procurarsi il cibo… ma in fondo questa serie non è certo rivolta ai fanatici dello zombismo, quindi chissenefrega!

 

 

liv

 

 

iZombie è una serie teen, e non se ne vergogna. Il suo pubblico di riferimento è più quello di Supernatural che quello dei film di Romero. Già il fumetto Vertigo da cui è stato tratto era una rilettura originale degli zombie e del mondo del soprannaturale, la serie televisiva accetta lo spunto iniziale ma lo svolge in maniera decisamente diversa, distanziandosene quasi immediatamente.

 

Liv è una studentessa modello alla facoltà di medicina, ottimi voti, grandi prospettive lavorative e persino familiari, visto che è in vista il matrimonio con Major, il fidanzato perfetto. Ma ad una festa in barca alla quale era stata invitata succede di tutto, gira una strana droga che trasforma i ragazzi in zombie affamati di cervelli! Uno di loro graffia Liv, che si risveglia sulla spiaggia mentre già stavano per dichiararla morta. Liv invece è viva… beh, quasi. E’ uno zombie. E la sua fame di cervelli la porterà ad abbandonare fidanzato e carriera lavorativa per accettare un lavoro nell’obitorio, dove quantomeno nutrirsi non rappresenta più un problema…

 

Come dicevo iZombie parte come serie teen, lo si vede anche nella caratterizzazione estetica dei personaggi e nella fotografia adottata. Per camuffarsi tra i vivi (gli zombie assumono un pallore cadaverico ed i loro capelli diventano bianchi) Liv si fa passare per goth e smette di provare interesse per qualsiasi cosa. Gli unici slanci nella sua personalità… non sono i suoi, ma derivano dai cervelli che assume, che gli donano alcuni ricordi e dei tratti caratteriali delle vittime. Questo la porta ad essere in grado di aiutare il volenteroso detective Babineux (che crede che Liv sia una sensitiva) nella risoluzione di molti casi. Ogni episodio ha il proprio caso della settimana, un andamento semplice e lineare che faceva pensare a una serie semplice semplice…

 

Non è esattamente così. Per quanto la struttura della serie resti fondamentalmente quella, iZombie è scritta in maniera molto intelligente e ci regala un notevole crescendo che cambia – e molto! – le carte in tavola all’interno della storia. Senza fare troppi spoiler, l’interazione con gli altri zombie, la ricerca dell’origine dell’epidemia e l’evoluzione dei personaggi che girano intorno a Liv è notevole. Non mancano momenti molto più dark e drammatici di quanto mi sarei aspettato, e persino qualche scena che mi azzarderei a definire gore!

 

Mettiamo in chiaro le cose, iZombie NON E’ una serie di zombie e Liv NON E’ un classico zombie, ma io mi sono divertito davvero tanto a guardarla. Provateci anche voi!

 

 

Michele “teen” Borgogni


 

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