non solo Zombie

di Igor Zanchelli


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Squeglia rientrò in ufficio oltrepassando Marchese senza fiatare, rintanandosi nella sua stanza. Era deluso, nervoso, arrabbiato con se stesso per la figura fatta con il professore.

Il sovrintendente si recò da lui.

“Ispettò tutto a posto, avete na faccia”.

“Marchè che vuoi?”

“Ho delle novità sulla ricerca che mi avete fatto fare”.

“Quale?”

“Come quale? Ispettò mi state facendo preoccupare”.

Siend Marchè e rutt o cazz! Sto bene vabbuo! Ora dimmi quale ricerca?”

“Quella dei casi simili in Italia”.

“Ah si … allora?”

“Allora, in Italia ci sono stati quattro casi simili al nostro negli ultimi due anni. Ma, poiché sono avvenuti tutti in zone montuose degli Appennini, si è pensato che fossero stati dei lupi, o un branco di cani selvatici, a compiere lo scempio”.

“E quindi?”

Marchese aveva lo sguardo basso, ma era inquieto. Il suo corpo chiaramente diceva che c’era dell’altro, ma aveva una certa remora a continuare.

“Forza Marchese che c’è? Cos’altro devi dirmi?”

“No niente ispettore, mi chiedevo se quando sono avvenuti questi omicidi, o attacchi, come li vogliamo chiamare, c’era la luna piena”. Detto questo fece un passo indietro, per poter scappare più velocemente, qual’ora l’ispettore fosse sbottato all’ascolto di quella notizia.

“Come scusa?” chiese Squeglia facendosi attento, “Cosa hai detto?”

“Il giorno dell’omicidio La Porta, c’era la luna piena, e mi chiedevo se anche quando hanno ammazzato gli altri poveri cristi c’era”.

“Marchè ancora con sta storia dei lupi mannari? Per darti retta, ho fatto una grande figura di merda con un professore stamattina. Mi vuoi fare ricoverare?”

“Ok ispettò va bene … Ah dimenticavo, sono arrivati gli esiti degli esami sulle tracce ritrovate addosso al cadavere.” Marchese poggiò il plico sulla scrivania del suo capo e uscì.

Squeglia, prese la busta e aprendola iniziò a leggere il rapporto. La lettura procedeva distratta, tutti quei termini tecnici non li aveva mai sopportati e certamente mai ben capiti. Ad un tratto, però, la sua attenzione fu attratta da una frase:

“L’esame ha trovato residui di un DNA misto. Di uomo e di lupo. Questo esame verrà rifatto per escludere ogni contaminazione accidentale del reperto …”

Preso dallo sconforto lasciò il rapporto e si appoggiò con la testa allo schienale della poltrona, spossato da tanta assurdità. Il suo sguardo cadde sull’orologio appeso alla parete, che oltre ad indicare l’orario e la data  indicava anche le fasi lunari. La luna aveva terminato la fase di luna piena e sta iniziando a decrescere.

Ebbe un sussulto, stacco dal muro l’orologio e ritornò indietro con la data al giorno dell’omicidio La Porta. Il quadrante evidenziava luna piena.

Poi come posseduto da un demone, cercò dalle carte che gli aveva consegnato Marchese le date degli altri omicidi. Tutti davano un comune risultato.

Il giorno in cui i delitti venivano commessi, nel cielo c’era sempre la luna piena.

Scagliò l’orologio contro il muro ormai pervaso da frustrazione e rabbia.

Lui uomo che non credeva in Dio, che non era superstizioso, che aveva una ferrea fede nella scienza, si era imbattuto in una indagine che, di razionale e scientifico, aveva solo la morte di un uomo. Un indagine i cui indizi portavano solo in una direzione che non poteva accettare.

Dopo alcuni minuti a rimuginare su quanto ascoltato, chiamò Marchese:

“Senti per favore, fai questo accertamento. Verifica se subito dopo gli omicidi, o attacchi, come gli chiami tu, dai comuni limitrofi ci sono state delle emigrazioni, o cambi di residenza. Se ci sono state, vedi se qualcuna è arrivata qui, in date antecedenti al ritrovamento di La porta”.

“Va bene. Però Ispettò lo sa che i comuni rispondono con calma. Non vi posso dare i risultati domani”.

“Lo so! Tu dagli fretta. Inventati qualche scusa, e vedi di farti avere notizie quanto prima”.

Mentre il sovrintendente stava uscendo Squeglia lo fermò e li chiese:

“Senti Marchè, tu che sei esperto, quale film di lupi mannari mi consigli?”

“Beh Ispettò, visto la situazione, consiglierei: Unico Indizio la Luna Piena”, rispose facendo una grande risata ed uscendo di corsa dalla stanza del suo capo, sicuro che l’ispettore, gli avrebbe scagliato addosso la prima cosa che gli fosse capitata fra le mani.

Squeglia al contrario non ci trovò nulla di esilarante; si segno il titolo del film ripromettendosi di vederlo quanto prima.

Igor Zanchelli


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capitolo due

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