Generazioni in guerra

di Gallipoli Salento Pietro è stanco, nervoso, mentre apre la porta del gabbiotto. – Ciao Pietro. – Ciao Marco. – Ti vedo strano ehi, cosa succede? – Che succede? Me rode il culo. Manno torto 7,50 euro dalla pensione e non devo da esse strano? Pietro era un romano d.o.c., quando era nervoso, l’italiano non…

Soli si muore – terza parte

di Joe Vanni Mi svegliai stonato, ebbro, con il mal di testa. So che non andava bene prendere un antinfiammatorio o un antidolorifico dopo una sbronza, ma lo avevo già fatto altre volte ed ero sopravvissuto. Quindi inghiottii una tachipirina e cominciai a sudare freddo e mi maledissi: “il solito coglione, lo sapevi“. Il mal…

L’esattore

di Massimo Miranda Sono la’ fuori. Li sento. Hanno imparato. Si muovono insieme, ora. Si dividono le zone. Quando si avvicinano, usano le loro tattiche, elementari, ma pur sempre tattiche. Cercano i tuoi numeri, Sanno dove abiti, Battono i tamburi, Suonano insistenti ai cellulari, e poi più vicino, verso i citofoni, indicano, deformano la bocca,…

Non aver paura

di Antonietta MOLINARO Non ho paura. Posso farcela benissimo a sopravvivere. Sono solo degli stupidi, fottutissimi zombi senza cervello. Devo farcela. Non ho paura, mi ripeto da giorni, o sono settimane?  Mesi forse? Ho perso il conto dei giorni. Da quanto sono chiusa qua dentro? Da dietro la tenda della mia finestra guardo fuori, cercando…

Soli si muore – seconda parte

di Joe Vanni Il sole invernale riscaldava l’aria, ma il freddo era lo stesso pungente e mi fece venire in mente che dovevo anche procurarmi della legna per la stufa. Fortunatamente la zona era piena di segherie, proprio all’esterno del paese, e caricarla in macchina già tagliata non sarebbe stato un problema. Ma il primo…

After Death

di Maria Cozzupoli M’incantai a guardare la fontana di Piazza Solferino: un insieme di zampilli grandiosi a forma di cipolla con quattro statue che osservavano perennemente lo spettacolo. Mi ero fermata un istante e pensavo a quanto fosse bello, prima. Prima che arrivasse la fine del mondo. Stavo per rimettermi a correre quando una mano…

Strategie di sopravvivenza

di Giuseppe Carbone Salvatore esplorava l’enorme terrazza come un animale in gabbia, era riuscito a sbarrare la pesante porta alle sue spalle. Scappare, questa era la strategia, scappare come quando la piccola Rita era stata attaccata da questi malevoli mostri, abbandonandola per rifugiarsi sul pulmino, scappare al solo sentore di pericolo come quell’altra volta che lasciò da solo…

L’ultimo volo

di Nicola Luceri A quasi mille metri di altezza la mia unica preoccupazione era di arrivare sano e salvo a casa. Ero diretto a Londra, dove avrei incontrato mio figlio dopo sei mesi. Antonio, ormai, si era trasferito nella capitale inglese per lavoro. Finalmente il suo sogno, quello di lavorare a Londra, si era realizzato. Il…