La gabbia oscura

“Cosa c’è di diverso in me?”.  “Credo di essere una persona normale.”.  Così iniziavano i pensieri di Marika, e così continuavano giorno dopo giorno, senza una fine, senza un fine.  Una donna in età adulta, intelligente e colta, dotata di un fascino misterioso con il suo viso un po’ scarno, i suoi capelli color rame e…

Il trascorrere degli anni

Il giorno del suo compleanno Gaia si concesse il lusso di pensare al trascorrere dei suoi anni e, come amava ricordare agli amici più cari, diceva di essere diventata ” un anno più saggia” perché questo pensiero la faceva sorridere mettendole il buonumore. Il giorno del suo genetliaco, vocabolo che le ricordava molto la commedia…

Silenziosi frantumi

In una fredda sera d’ inverno la signora Ines cessò di lottare per restare in questo mondo. Era in ospedale , nel reparto di geriatria e in quel periodo di quell’anno nefasto il medico avrebbe constatato l’ ennesimo decesso a causa delle complicanze respiratorie dovute a una pandemia che non dava tregua. Evelina era un’…

L’aquilone

Ero una bambolina.E a dir il vero – nonostante ormai stia invecchiando, nonostante la cipria sparsa a strati sulle mie gote, nonostante lo screpolamento delle labbra, in un viso corrugato, lacerato e arso dal tempo, che falciava come una mietitrebbiatrice, spezzava cuori come se fossi una macina, che creava amore, iniettava le vene di pulsioni…

Sogno o son desto?

Ho avuto la mia giusta dose di casi strani nel corso degli anni, ma, certamente, ce n’è uno che spicca. Era un martedì sera. La città fuori urlava di clacson e sirene contro se stessa, le luci al neon verdi e rosa dell’insegna del motel di fronte lampeggiavano sulle pareti del mio ufficio. Io avevo…

L’eco della Valkiria

Non ricordo esattamente se l’avessi già vista, probabilmente sì, di sfuggita, da qualche parte, ma quel giorno, in un’estate incandescente, notai i capelli rubini di una donna, una chioma che  stagliava e determinava un viso intriso di malinconia e possa, sicurezza e determinazione, una nuova conoscenza che, dall’aspetto attraente, sembrava una divinità guerriera nordica, forse…

L’ultimo cerchio, il mio amico Henry

Le mani del mio amico Henry, erano livide e sporche. Le sue unghie erano diventate lunghe e acuminate. L’infezione avanzava inesorabile… La bestia, lo aveva ferito profondamente su di una spalla. Il morso aveva dilaniato la carne di cui il non morto, prima che intervenissi io, si era avidamente cibato. La domanda che sbatteva, come…

L`ombra

Era il giorno di Santo Stefano. Dopo esser tornato dal centro della città nel mio piccolo paesino, dove tutti sanno tutto di tutti, decisi di trascorrere un po’ di tempo con la mia ragazza di allora. “Voglio aprire una piccola parentesi su quanto sia insensato e indiscreto l’amore adolescenziale, che sempre riconduce al sesso e…

I demiurghi

To-to-to-to-to-to-to. Un rumore assordante e inatteso mi svegliò mentre mi ristoravo a un sole che mi rivitalizzava e rallegrava in una spiaggia deserta, tra due promontori che degradano dentro il mare limpido, della mia terra bellissima. Era un elicottero militare, di quelli colorati di nero con una scritta in bianco, che già atterrisce da lontano…